Pavimentazioni drenanti carrabili: 4 ragioni per sceglierle
Le pavimentazioni drenanti carrabili sono la soluzione al problema crescente degli allagamenti per via dei cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici in corso ci impongono l’obbligo di rivedere i criteri di progettazione di strade, case e città. In quest’ottica, le pavimentazioni drenanti carrabili rispondono alle esigenze crescenti di tutelare il territorio sia da un punto di vista degli equilibri geologici che ambientale.
Si parla sempre più di sostenibilità ambientale, ma di concreto si è fatto ancora poco. Prima ancora dei grandi investimenti strutturali, occorre ripartire dalle problematiche di ogni giorno, come il caso dei via via più frequenti casi di allagamenti di contesti sia pubblici che privati.
Occorre ripartire dal ripensamento delle aree stradali commerciali, industriali, cittadine e private. La maggior parte di queste è costituita da ampi spazi asfaltati, impermeabili, prive di zona d’ombre.
La controtendenza è quindi dar vita a spazi permeabili, traspiranti, utili a determinare un microclima confortevole. Obiettivi raggiungibili essenzialmente attraverso la scelta di due componenti:
- la pavimentazione
- e la vegetazione.
La prima deve consentire all’acqua piovana di tornare in falda, evitando gli accumuli sui piani stradali. La seconda può contribuire alla mitigazione del caldo asfissiante e all’ossigenazione delle aree trafficate.
Il ruolo della pavimentazione è da considerarsi primario in quest’ottica, persino in un quadro di miglioramento estetico.
Quali soluzioni per la riprogettazione
Dal canto nostro, abbiamo deciso di contribuire concretamente al processo di riprogettazione delle strade. Abbiamo messo a punto 3 soluzioni, tutte carrabili:
- Garden Block: annoverato tra le tradizionali pavimentazioni inerbanti, è lo speciale massello drenante pensato per dar vita a superfici carrabili verdi. Le sue caratteristiche dimensionali e progettuali, infatti, consentono di creare pavimenti erbosi e resistenti ai carichi sia leggeri sia pesanti.
- Drenotek: E’ il massello drenante progettato per resistere a carichi elevati, quindi particolarmente adatto per la pavimentazione di aree soggette a traffico veicolare pesante. E’ apprezzato per la sua resistenza, per la scarsa manutenzione richiesta e per la possibilità di essere posato con un sistema meccanico che riduce i costi di esecuzione del lavoro.
- Drena System: E’ il massello che abbina la bellezza estetica alla funzionalità di una pavimentazione drenate al 100%. Grazie all’ampia selezione di formati e colorazioni diverse valorizza e si adatta a qualsiasi ambiente architettonico. Le sue prestazioni sono ai vertici in fatto di deflusso delle acque grazie alla particolare miscela filtrante con cui è prodotto. La sua speciale finitura al quarzo sferoidale lo rende particolarmente resistente all’abrasione, quindi adatto anche in contesti in cui sia previsto un flusso veicolare leggero.
Le 3 soluzioni possono coesistere, alternando un grigliato erboso ad un’altra pavimentazione drenante?
Assolutamente si, la posa di elementi grigliati può essere abbinata senza problemi alle pavimentazioni filtranti.
Entrambe si posano interamente a secco e con il medesimo inerte di sottofondo ed allettamento.
Tutte concorrono al naturale passaggio dell’acqua piovana utile anche alla crescita vegetativa. Chiaramente, in fase progettuale la scelta della vegetazione deve essere indirizzata verso specie che non abbiano un apparato radicale molto invadente (come le conifere).
Vantaggi delle pavimentazioni carrabili drenanti
Per comodità espositiva, li ho sintetizzati in quattro punti.
Il primo è dato dalla concreta alternativa all’asfalto, elemento purtroppo molto inquinante sia per l’aria (in fase di posa) che per il terreno e l’acqua, a causa della composizione prevalente di idrocarburi. I drenanti sono elementi carrabili, in quanto resistenti ad ogni tipo di sollecitazione.
Il secondo è costituito dalla possibilità di rendere ampie superfici stradali adatte allo scorrimento di mezzi leggeri e pesanti, senza impermeabilizzarle.
Quindi è possibile pavimentare sia parcheggi che interi tratti stradali urbani e contribuire drasticamente alla riduzione del fenomeno degli allagamenti.
Il terzo vantaggio è dato dall’eco-sostenibilità dell’intervento, in quanto la posa dei drenanti è a secco. Quindi non richiede l’impiego di malte cementizie o colle chimiche.
Ad oggi le nostre città sono invase da cemento e asfalto. Ciò determina l’impossibilità ai terreni di assorbire le precipitazioni atmosferiche e alle falde acquifere di rigenerarsi. I drenanti costituiscono per questo un pavimento del futuro.
Il quarto vantaggio è dato dalla ridotta manutenzione richiesta nel tempo.
Ciò ne fa un materiale altamente resistente, il cui costo si riduce proporzionalmente con il trascorrere del tempo.
Posa in opera dei drenanti
L’aspetto più cruciale della posa in opera è la preparazione del sottofondo. Se fatta con criterio, la pavimentazione non rischierà cedimenti o lesioni.
Deve essere adeguata alla tipologia del terreno, alle condizioni climatiche e all’intensità dei carichi.
La progettazione del sottofondo deve tener conto della realizzazione dello strato permeabile, prevalentemente costituito da pietrisco e di circa 5/7 cm di spessore. Questo strato va aumentato in caso di aree molto piovose o caratterizzate da terreni pesanti con forti ristagni d’acqua.
Si procede poi con lo strato di allettamento di posa, costituito da sabbia silicea.
Il passo successivo è la posa dei pavimenti drenanti. Se hai scelto quelli inerbanti, la posa continua con il riempimento e la semina. Il substrato di coltivo (che accoglierà le sementi) è composto da una miscela di sabbia silicea, terreno vegetale, torba, il tutto arricchito con concime a lenta cessione.
Raccomando di saturare parzialmente le cellette rimanendo al di sotto di circa 1 cm dal bordo superiore della pavimentazione. Ed infine la semina che deve essere selezionata in base al tipo idoneo al calpestio.
Manutenzione delle pavimentazioni
In caso di pavimenti inerbanti, il piano di manutenzione è identico a quello delle tradizionali aree verdi come prati o affini.
Tra gli interventi previsti, occorre procedere sistematicamente con irrigazione, concimazione e taglio.
Raccomando inoltre non compattare eccessivamente il terreno, ma di mantenerlo sempre soffice. Ciò al fine di evitare una riduzione della superficie drenante.
Quanto costano?
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