L’importanza del sottofondo per un pavimento ben fatto

L’importanza del sottofondo è data dalla centralità del ruolo di sostegno della pavimentazione in tutti i casi questa venga realizzata con masselli autobloccanti

Il sottofondo per  definizione tecnica è lo strato che si interpone tra il pavimento e il terreno naturale di giacenza.

Una sua ottima realizzazione è il primo passo per una pavimentazione degna di questo nome.

Particolarmente per i masselli autobloccanti che vengono posati a secco, questa operazione richiedere la massima attenzione.

Un sottofondo realizzato correttamente costituirà il pilastro della pavimentazione stessa.

Al contrario, se questa operazione non viene eseguita nel modo corretto, i rischi di un cedimento possono essere elevanti, soprattutto in caso di transito veicolare.

In base alla mia esperienza, mi accorgo che la posa della pavimentazione autobloccanti è molto spesso eseguita da operatori non professionisti. Ciò è riconducibile solitamente alle esigenze di risparmio del committente.

Niente di più sbagliato!

Un pavimento montato male ti costerà due volte tanto, perché una posa inadeguata causerà continui dissesti e cedimenti.

Ecco dunque spiegato il motivo di questa breve guida che si incentra principalmente sul cuore della pavimentazione stessa: il sottofondo, appunto.

Come realizzare correttamente il sottofondo

sottofondo ideale

La prima condizione da rispettare è la provenienza delle materie prime con cui deve essere realizzato e stabilizzato.

Queste devono tutte essere certificate e di provenienza certa, solitamente pietrisco da cava.

Una volta concretizzato, va innaffiato e vibro-pressato mediante ripetuti passaggi di piastre vibranti in grado di compattarlo al meglio.

Lo spessore ideale dipende dal tipo di terreno sottostante e dai carichi sia longitudinali sia trasversali che il pavimento dovrà sopportare nel tempo.

Particolarmente consigliato in questa fase è anche l’uso del geotessuto, noto anche come tessuto non tessuto.

Il suo utilizzo è giustificato sia dal punto di vista tecnico che economico, in quanto garantisce una serie di vantaggi strutturali grazie alle caratteristiche del materiale.

E’ funzionale ad evitare la compenetrazione degli strati, facendo in modo che questi rispondano correttamente alle sollecitazioni e favorendo il drenaggio dell’acqua.

Non tutti i geosintetici sono però adatti all’utilizzo descritto.

Deve infatti garantire un certo livello di resistenza in ogni direzione deve essere sufficientemente permeabile per mantenere inalterate le proprietà filtranti nel tempo e di evitare il rigonfiamento al contatto con l’acqua.

Quindi non deve impregnarsi e anzi deve mantenere inalterato il proprio peso anche in condizioni di posa particolarmente gravose (terreno bagnato).

Aspetti pratici

Prima della realizzazione del sottofondo, potrebbe rendersi necessario scavare e scarificare il terreno esistente per una altezza variabile da 20 a 40 cm.

Inoltre dovendo agevolare il drenaggio delle acque meteoriche, è necessario procedere con la messa in opera di una stratigrafia composta da inerti di cava, a volumetria variabile, dove gli elementi più grossi (diametro 6-8 cm) sono posti in basso e più fini in alto (diametro 1-2 cm).

Per interventi su aree tipo piccole corti o vialetti privati è possibile ridurre gli spessori del sottofondo fino a 20 cm; in questo caso il sottofondo dovrà essere costituito preferibilmente da stabilizzato di cava.

In caso di grandi superfici (piazzali, strade, ecc. ), il sottofondo così realizzato dovrà essere rullato, costipato e innaffiato abbondantemente, mediante impiego di rullo compressore vibrante.

Nel primo caso, invece, la costipazione del sottofondo può essere eseguita anche con piastre vibranti o piccoli rulli meccanici.

E’ necessario inoltre prevedere una pendenza del piano maggiore dell’1% per evitare pericolosi ristagni d’acqua.

Qualora, sia già presente una pavimentazione in conglomerato bituminoso o in calcestruzzo, è possibile non rifare il sottofondo.

Ma occorre avere l’accortezza di realizzare dei fori di drenaggio delle acque meteoriche.

Una guida per scelte consapevoli

guida alla scelta dei migliori masselli autobloccanti

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