Revisione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM): ora più flessibilità

la revisione dei Criteri Ambientali Minimi può offrire nuove opportunità per l’utilizzo di masselli autobloccanti in progetti pubblici, incoraggiando soluzioni più sostenibili e flessibili che rispondono alle esigenze specifiche di ciascun progetto.
Il Codice Appalti è stato aggiornato con il Decreto Legislativo n. 56 del 19 aprile 2017, apportando modifiche che riguardano la flessibilità nell’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’edilizia pubblica. Questo aggiornamento, sancito dal Ministero dell’Ambiente con il Decreto dell’11 ottobre 2017, riguarda principalmente i progetti di nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione degli edifici pubblici.
Le modifiche introdotte dalla revisione Criteri Ambientali Minimi permettono deroghe in specifici casi di ristrutturazione edilizia, inclusi demolizione e ricostruzione, nelle zone territoriali omogenee (ZTO) classificate come «A» e «B». Queste zone sono definite dal Decreto interministeriale del 2 aprile 1968 n. 1444 e comprendono aree con caratteristiche storiche, artistiche o ambientali (ZTO A) e zone parzialmente o totalmente edificate (ZTO B).
Le deroghe oggetto della revisione Criteri Ambientali Minimi si concentrano principalmente su due aspetti:
- Riduzione del Consumo di Suolo e Mantenimento della Permeabilità: Si riferisce alla gestione del suolo per prevenire l’impermeabilizzazione e incoraggiare la creazione di aree verdi.
- Illuminazione Naturale: Questo riguarda l’uso della luce naturale negli edifici, per ridurre il consumo energetico.
Inoltre, il CAM edilizia è stato dettagliato ulteriormente per specificare meglio in quali situazioni applicare questi criteri. Queste modifiche non mirano tanto a elevare gli standard ambientali, ma piuttosto a fornire indicazioni più precise e adattabili alle diverse situazioni di costruzione e ristrutturazione nel settore pubblico.
Le implicazioni per l’utilizzo dei masselli autobloccanti per le pavimentazioni esterne
La revisione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per l’edilizia pubblica può avere diverse implicazioni per l’utilizzo di masselli autobloccanti, specialmente in progetti di costruzione e ristrutturazione nel settore pubblico:
- Adattabilità a Diverse Zone: Con la specifica considerazione delle zone territoriali omogenee (ZTO) «A» e «B», l’utilizzo di masselli autobloccanti potrebbe essere più favorevole in certe aree. Per esempio, in zone con valore storico o artistico (ZTO A), i masselli potrebbero essere scelti per il loro aspetto estetico e la loro capacità di integrarsi con l’ambiente circostante.
- Riduzione del Consumo di Suolo e Permeabilità: I masselli autobloccanti possono contribuire alla riduzione del consumo di suolo e al mantenimento della sua permeabilità, uno degli aspetti focali delle deroghe menzionate. Sono particolarmente utili per creare superfici che permettono il drenaggio dell’acqua, riducendo così il rischio di allagamenti e contribuendo al benessere ambientale.
- Sostenibilità Ambientale: Se i masselli autobloccanti sono realizzati con materiali sostenibili o riciclati, possono allinearsi ai principi dei CAM per l’edilizia pubblica, contribuendo alla riduzione dell’impronta ecologica dei progetti edilizi.
- Flessibilità nella Progettazione e Manutenzione: La maggiore flessibilità nei CAM può permettere un uso più ampio dei masselli autobloccanti, offrendo agli architetti e ai progettisti più opzioni per l’implementazione di soluzioni sostenibili e esteticamente gradevoli.
Cogliamo l’occasione per sottolineare il fatto che i masselli autobloccanti di nostra produzione sono conformi ai nuovi CAM e alle specifiche deroghe, in particolare quando sono coinvolti in progetti di ristrutturazione o costruzione in aree ZTO «A» e «B».
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