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Novità e consigli

Il segreto delle nostre pavimentazioni ultra resistenti risale a 2000 anni fa

Ti svelo un segreto: per produrre e installare i nostri pavimenti ci ispiriamo agli antichi sistemi di costruzione delle strade romane, così garantiamo resistenza che sfida il tempo

L’esigenza di dotarsi di pavimentazioni resistenti per la costruzione delle strade è ancestrale. Risale ai tempi in cui l’uomo iniziò a spostarsi per interessi legati alla caccia e alla pesca. Il primo rozzo tentativo risale ai tempi in cui si incastravano rami e fascine per realizzare brevi tratti. Soprattutto per attraversare avvallamenti, fossati o piccole zone paludose.

La continua necessità di conquista del territorio ha poi spinto l’uomo a ricercare soluzioni di pavimentazioni resistenti ancor più evolute al fine di rendere agevoli i cammini, in particolare per esigenze di natura militare.

Si iniziò a costruire tratturi compattando dapprima i terreni e, poi, dovendo rendere le strade agevoli anche in caso di abbondanti piogge, si passò ad utilizzare massi di roccia selezionati. Questi ultimi, opportunamente accostati, dettero vita ai primi assi viari di collegamento tra luoghi lontani, percorribili anche con mezzi pesanti, come carrozze cariche di persone e merci.

Le pavimentazioni resistenti di allora sono oggi definite segmentali

pavimentazioni resistenti secondo gli antichi romani

Le pavimentazioni dell’epoca vennero realizzate mediante accostamento di blocchi di grandi dimensioni perfettamente squadrati.

La maggiore regolarità geometrica di questi elementi permetteva infatti di ridurre l’ampiezza delle fughe ottenendo una superficie pavimentata più regolare e, quindi, più adatta al veloce transito dei convogli militari.

Le fughe venivano riempite con sabbie molto fini.  Queste ultime, costipandosi per effetto dell’acqua piovana, contribuivano a “bloccare” tra loro le pietre e consentivano un efficace drenaggio delle acque meteoriche.

Le strade erano costruite secondo un preciso criterio: alla base vi era uno strato di sassi e argilla, statumen, poi un secondo strato, rudus, fatto di pietre, mattoni rotti, sabbia, tutti impastati con calce. E ancora: un terzo strato, nucleus, di pietrisco e ghiaia e una copertura, summum dorsum, di lastre levigate di pietra che combaciavano le une sulle altre appoggiate sul nucleus.

Il nome strade deriva proprio da questa caratteristica, cioè l’essere costruite a strati (viae stratae).

Da allora sino ad oggi, quelle strade sono rimaste ancora intatte.

Si sono svuotati solo i giunti, lasciandoci credere che fossero inadatte a viaggiare in maniera confortevole. In realtà, in origine erano quasi lisce e, nello stesso tempo, resistenti alla pioggia, al gelo e alle inondazioni. E non necessitavano di riparazioni.

Le prime pavimentazioni di questo genere sono oggi definite segmentali e coincidono con quelle create con i moderni masselli autobloccanti.

Dai blocchi di pietra ai masselli autobloccanti: cambiano i materiali ma NON le caratteristiche di resistenza

Da allora ai giorni nostri, sono mutati i materiali ma la tecnica di realizzazione non è cambiata.

Anzi, il segreto di pavimentazioni resistenti da noi prodotte si ispira proprio a quei sistemi.

Certamente oggi non usiamo i blocchi isodomici, ma i cosiddetti masselli autobloccanti. Questi ultimi seguono le stelle logiche ma sono più pratici da movimentare grazie alle moderne caratteristiche dimensionali e fisiche. Pesano molto meno e sono molto più piccoli.

Il resto non è cambiato. Si posa come 2000 anni fa.

Ciò fa sì che le attuali pavimentazioni abbiano le stesse caratteristiche di resistenza di quel tempo, a patto di essere installati con i metodi da noi indicati all’interno delle nostre guide.

Il moderno sistema di posa in opera ispirato a 2000 anni fa

I masselli autobloccanti si posano su letto di sabbia di fiume adeguatamente compattati. La costanza dimensionale e prestazionale è assicurata da un processo di produzione industriale che ne garantisce anche il perfetto bloccaggio.

Possiedono caratteristiche di resistenza ben superiori rispetto ad altre pavimentazioni sia nei confronti di carichi concentrati verticali sia di sforzi tangenziali. Resistono anche oli, agenti chimici, abrasioni ed escursioni termiche, rendendoli adatti anche per installazioni in zone industriali.

Un altro vantaggio è che, una volta installati, non richiedono di attendere per il loro utilizzo, diminuendo così i costi dovuti ai disagi e alla inoperatività della zona.

I loro costi sono maggiori del 5-15% rispetto alle pavimentazioni tradizionali, ma la scarsa necessità di manutenzione ordinaria e straordinaria, la facilità di riutilizzo e la minor produzione di scarti a fine del ciclo vitale rendono conveniente questo tipo di opera.

Le tecniche di produzione ne hanno abbattuto il costo, rendendo conveniente questo tipo di pavimentazione per molti interventi sia di carattere pubblico che privato; utilizzando masselli di materiali adeguati si può rimpiazzare l’asfalto, garantendo un livello estetico più gradevole e prestazioni superiori.

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[Proposta] Villa Peripato si fa bella con i masselli al posto dell’asfalto

Proposta di riqualificazione di Villa Peripato, area strategica della Città che si prepara ad affrontare nuove sfide in fatto di turismo

Villa Peripato, antico giardino e polmone verde della città, è attualmente soffocato da vecchie opere realizzate in asfalto.

I suoi viali sono lunghe lingue di bitume che ne inficiano il valore storico e architettonico, restituendo un’immagine poco in linea con gli sforzi di restituire alla città un’immagine più consona al suo valore e alla sua bellezza.

Inoltre, in tempi di cambiamenti climatici, l’asfalto è deleterio anche per la salute pubblica, perché inquina, impermeabilizza i terreni e determina le cosiddette isole di calore.

Così, in uno sforzo congiunto con i nostri tecnici, abbiamo studiato a fondo la valenza storica di Villa Peripato ed elaborato un progetto di riqualificazione che converge verso il recupero identitario e la valorizzazione del patrimonio culturale.

Abbiamo dunque messo a punto una proposta che prevede un recupero virtuale dei viali della Villa attraverso la ripavimentazione dei camminamenti con soluzioni in linea con il pregio architettonico dell’area e con l’installazione di masselli autobloccanti al posto dell’asfalto.

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Bomba d’acqua in Puglia e fiumi d’acqua in strada: la colpa è dell’asfalto

Ieri si è abbattuta l’ennesima bomba d’acqua in Puglia che ha trasformato le strade in fiumi, mettendo a rischio case, aziende e persone. In tempi di cambiamenti climatici, tutto ciò non è più una novità e prevenire si può sostituendo l’asfalto con materiali più idonei

Ieri, 6 settembre, una bomba d’acqua in Puglia ha trasformato le strade in fiumi, causando danni e allagamenti nelle case e nelle aziende. L’episodio è accaduto nel Salento, sul versante ionico, colpito da un nubifragio.

A Nardò, l’area compresa tra lo stadio e l’ospedale è stato invasa da una quantità d’acqua impressionante. Le strade si sono trasformate in bacini navigabili con gravi ripercussioni sulla circolazione stradale e sulla vita delle persone che viene messa a repentaglio.

Molti i garage e gli scantinati allagati ma anche diverse attività artigianali compromesse: le ditte specializzate per ore sono state impegnate con idrovore e pompe per aspirare l’acqua e il fango. La notizia è de La Repubblica.

Asfalto e impermeabilizzazione dei terreni la causa principale di questo disastro

Sull’episodio della bomba d’acqua abbattutasi ieri in Puglia è intervenuta la responsabile del circolo Verdi Ambiente e Società di Lecce, Maria Teresa Corsi che ha puntato il dito contro l’eccessivo consumo di territorio e l’impermeabilizzazione indiscriminata di ogni fascia di terreno per mezzo dell’asfalto.

Tutto ciò sta causando danni irreversibili.

Le strade diventano fiumi in piena perché l’acqua non viene più assorbita dai terreni, perché l’asfalto ne impermeabilizza le superfici e le fognature non riescono più a smaltire quantità così di eccessive di precipitazioni meteoriche.

La colpa non è della natura, visto che i cambiamenti climatici sono conseguenza dell’attività antropica.

La colpa è del mancato adeguamento delle infrastrutture stradali alle nuove necessità.

L’asfalto è il nemico n.1

Le bombe d’acqua in Puglia saranno purtroppo un fenomeno sempre più frequente, per cui conviene correre ai ripari prima che sia troppo tardi.

Gli allagamenti si verificano lungo tutte strade sia di vecchia che di nuova costruzione, a dimostrazione del fatto che le opere fognarie anche di recente realizzazione non riescono ad assorbire quantità d’acqua così elevate.

L’asfalto è il nemico n.1 perché, oltre ad essere prodotto e messo in opera con materiali altamente tossici e inquinanti, impedisce il naturale riassorbimento delle precipitazioni meteoriche.

La soluzione esiste: sostituire subito l’asfalto con masselli autobloccanti drenanti

Tempo fa ho affrontato l’argomento qui: secondo uno studio del Politecnico di Torino, “Le città italiane sono in ritardo nel predisporre piani di adattamento ai cambiamenti climatici e alle bombe d’acqua, che stanno crescendo di numero e intensità. 

Le nostre strade sono quasi costantemente ogni messe a dura prova.

Senza un adeguato sistema di smaltimento delle acque meteoriche, le città rischiano di trasformarsi sempre più frequentemente in fiumi e laghi.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, a cominciare da un aggravio di costi e di rischi a carico dei Comuni italiani.

Anche le zone industriali e i centri commerciali rischiano ogni giorno di essere seriamente danneggiate da allagamenti, con conseguenze inimmaginabili per persone e cose.

La sostituzione dell’asfalto con pavimentazioni drenanti può risolvere questo problema: ecco perché abbiamo messo a punto DRENA SYSTEM, il sistema modulare completamente drenante che è in grado di smaltire le acque piovane.

La realizzazione di strade, piazzali, parcheggi, piste ciclabili e spazi pedonali urbani con DRENA SYSTEM assicura risultati eccellenti e duraturi anche in termini estetici: la sua finitura superficiale resiste al tempo e all’usura. Scopri di più ==> https://www.vibrotek.it/portfolio/sistema-drenante/ (altro…)

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Ora i pavimenti esterni costano la metà grazie al Bonus Ristrutturazioni

Il bonus ristrutturazioni ingloba la pavimentazione esterna nella lista dei lavori che possono godere della detrazione al 50% fino ad un massimo di 96.000 €

Il Bonus Ristrutturazioni dà spazio alla voglia di vita all’aria aperta, circondati dalla bellezza di una pavimentazione completamente rinnovata.

Così puoi goderti una casa come nuova risparmiando il 50% sul costo totale dell’investimento.

Vediamo in dettaglio in cosa consiste questa nuova agevolazione.

Caratteristiche del Bonus ristrutturazioni per i pavimenti esterni

L’Agenzia delle Entrate ha precisato che è possibile usufruire dell’agevolazione tramite detrazioni IRPEF del 50% del costo sostenuto, fino ad un massimo di €96.000.

L’accesso al Bonus è ammesso per l’acquisto di nuova pavimentazione e sostituzione di quella vecchia ma con casi specifici a seconda che si tratti di:

  • singole unità abitative (ville);
  • spazi esterni condominiali.

Al fine di offrirti un quadro completo della situazione, ti riporto i due casi separatamente.

Singole unità abitative

L’Agenzia delle Entrate riconosce il bonus se prima la pavimentazione in giardino non c’era.

In caso invece di sostituzione di vecchia pavimentazione, è necessario modificare forma, superficie e materiale.

Inoltre, se il rifacimento della pavimentazione esterna consegue ad interventi strutturali (es. rifacimento dell’impianto idrico che impone la sostituzione di alcune mattonelle in giardino rotte), allora il bonus ristrutturazioni 50% è prendibile anche se si usano gli stessi materiali.

Quindi, in caso di nuova pavimentazione esterna dove prima non era presente, le spese sono sempre detraibili;
Per usufruire delle detrazioni, occorre modificare materiale e superficie/forma;
In caso di semplice sostituzione di un pavimento esterno esistente, le spese non sono detraibili eccetto i casi in cui siano motivate da lavori rientranti nella dicitura di “ristrutturazione edilizia” e pertanto sottoposti a benefici fiscali.

Spazi esterni condominiali

Sono ammesse le spese soltanto in caso che il pavimento venga sostituito con uno completamente nuovo e che abbia le medesime dimensioni e materiale del precedente.

Quindi, la detrazione fiscale viene garantita se il lavoro consiste nel mantenimento delle precedenti qualità anche nel nuovo pavimento.

Proteggi i tuoi beni, scegliendo la pavimentazione giusta.

Da dove iniziare per scegliere la pavimentazione drenante adatta alle proprie esigenze?

La prima cosa da fare è contattare i nostri tecnici, fornendo una descrizione approssimativa delle misure e delle tipologie degli spazi da pavimentare.

I nostri consulenti concorderanno con te un appuntamento o un sopralluogo al fine di determinare con precisione la migliore soluzione per i tuoi ambienti.

Vuoi saperne di più?

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Come realizzare un giardino con masselli così belli da suscitare l’invidia del vicino

Come realizzare un vialetto in giardino o un camminamento con masselli autobloccanti così belli da suscitare l’invidia del vicino

Questo è il momento giusto per scoprire come realizzare un giardino con masselli autobloccanti: la voglia di stare all’aperto c’è e questa pavimentazione non richiede malte cementizie, perciò l’intervento è veloce e pulito.

Occorreranno pochi giorni per rivoluzionare i tuoi spazi e il risultato sorprenderà tutti!

Ma vediamo come realizzare un giardino con masselli autobloccanti.

Il primo passo consiste nel disegnare gli spazi esterni definendo i sentieri, gli ambienti dedicati alle auto e quelli dedicati al verde. Se lo vorrai, possiamo aiutarti in questo compito creativo, venendoci a trovare in azienda. Un nostro tecnico sarà a tua disposizione.

Il secondo passo sarà invece quello di definire i diversi tipi di pavimentazione da utilizzare in funzione degli spazi. Anche in questo i nostri tecnici sono a tua completa disposizione.

La decisione sarà il frutto di una mediazione fra le diverse esigenze che comprendono l’uso pedonale o carrabile e l’estetica del luogo.

La scelta delle tipologie di masselli autobloccanti

I masselli hanno raggiunto un grado di perfezione estetica e funzionale tale da risultare un’ottima alternativa ecologica alle migliaia di altri tipi di pavimentazione. Alcuni di questi ricordano molto da vicino la pietra naturale e conferiscono un tocco di sobria eleganza alla tua casa.

In particolare, i nostri masselli sono nobilitati da pregiate miscele di quarzi e graniti che peraltro ne conferiscono grande resistenza. Ciò li rende particolarmente utili per donare bellezza al tuo outdoor senza preoccuparti di passarci sopra con l’auto o con i trattori, perché resistono egregiamente ad ogni tipo di sollecitazione.

Per la realizzazione di percorsi nel verde ha molta importanza la scelta del tipo di materiale: dai drenanti agli antichizzati, dai modulari agli inerbanti, non hai che l’imbarazzo della scelta. Potrai finalmente lasciare spazio alla creatività e alla fantasia senza limiti!

Richiedi Gratis e sfoglia il catalogo di tutte le nostre pavimentazioni che trovi qui ==> https://www.vibrotek.it/portfolio/corti-e-cortili/

Non meno importante per sapere come realizzare un giardino con masselli autobloccanti è il fatto di prestare attenzione alla destinazione d’uso della pavimentazione.
Ad esempio, il luogo dove parcheggiare l’automobile necessita di attenzioni particolari rispetto alla restante area verde. Suggerisco di preferire una pavimentazione che non risenta del rotolamento degli pneumatici, quindi più liscia e dai colori con tecnologia Kolormix.

Calcola bene le misure necessarie per evitare faticose manovre ogni volta che entrate o uscite da casa. Lo spazio medio per una normale berlina è 2,50 x 5 m; se prevedi di parcheggiare in diagonale, conta almeno 3,5 m di spazio per fare retromarcia e manovra!

Per i viali esclusivamente pedonali è sufficiente un metro di larghezza. I sentierini larghi meno di 50 cm sono da riservare ad aree frequentate occasionalmente.

Infine, un passo decisivo per sapere come realizzare giardini con masselli autobloccanti è conoscere la particolarità della posa in opera.

quali sono i pavimenti più resistenti per esterno

La posa in opera

I masselli autobloccanti si posano su un letto di sabbia di fiume. Le operazioni preliminari possono mutare in funzione della destinazione d’uso dell’area o del tipo di sottofondo esistente.

Nei casi più semplici, è possibile semplicemente stendere la sabbia purché le pendenze siano state già preventivamente verificate.

I masselli si posano per semplice accostamento, uno a uno seguendo lo schema scelto. I posatori specializzati fanno seguire una vibro-compattazione sia della sabbia che della pavimentazione mediante apposito macchinario che è possibile noleggiare. Questa fase è decisiva perché ne favorisce l’assestamento.

E’ importante ricordare che le fughe ovvero gli spazi tra i masselli vanno colmati e sigillati con la medesima sabba di fiume di cui sopra.

Questo tipo di posa in opera agevola eventuali futuri interventi ai sottoservizi, in caso di passaggio di cavi o tubazioni. Ma è anche utile per ripensare le forme del tuo giardino, perché la pavimentazione può essere smontata e rimontata altrove e nei modi più consoni ai propri desideri.

posa in opera dei masselli autobloccanti

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Tecnologia Microtech: così i masselli diventano ultra resistenti

Come fa una pavimentazione da esterno a durare a lungo SENZA rovinarsi e SENZA bisogno di costose manutenzioni? La risposta è Microtech!

Microtech è il frutto di anni di ricerca e per me è un onore spiegarti qui in cosa consiste e quali siano i suoi vantaggi applicati ai masselli autobloccanti.

Però, permettimi di fare una premessa.

I comuni masselli autobloccanti sono prodotti a base di calcare, un materiale fragile che è poco resistente alle sollecitazioni. Subisce inevitabilmente i danni provocati dal transito delle auto e dagli agenti atmosferici.

Nella migliore delle ipotesi, lo strato superiore viene prodotto con inerti silicei, ma questo non basta per garantire il massimo del risultato visivo nel tempo!

Questo vuol dire che, se acquisti i comuni masselli che trovi in commercio, quel tuo pavimento dopo pochi anni presenterà abrasioni, macchie e spaccature… insomma, un pessimo impatto estetico!

E se hai acquistato i masselli per pavimentare la tua bella villa, non vorrai mai presentare questo brutto spettacolo agli occhi dei tuoi amici, giusto?

La buona notizia si chiama Microtech

In seguito a molteplici prove, ricerche e sperimentazioni, abbiamo messo a punto una nostra speciale miscela di inerti pregiati con cui finalmente possiamo garantire l’ultra resistenza dei masselli autobloccanti.

E’ una miscela di quarzi, graniti e porfidi a granulometria costante, selezionati in base ai requisiti tecnici e prestazionali adatti alla destinazione d’uso. A proposito di prestazioni, ti basti sapere che i valori di resistenza dei nostri pavimenti sono nettamente superiori persino a quelli richiesti dalle norme UNI EN 1338!

Microtech elimina completamente tutti i difetti di cui ho parlato prima, e cioè scabrosità e microfessurazioni, garantendo una resistenza di gran lunga superiore anche in caso di forti sollecitazioni meccaniche.

E’ il frutto dell’esperienza e delle conoscenze maturate negli anni, di ricerca, sperimentazione. La sua applicazione alla produzione di masselli autobloccanti ci consente di assicurare un pavimento di qualità superiore.

Mai più masselli autobloccanti che alla vista risultano poco rifiniti e disomogenei! Benvenuta eleganza per il tuo giardino!

I comuni masselli presenti in commercio hanno caratteristiche tali per cui il risultato visivo delle pavimentazioni è poco apprezzabile, perché sembrano mal rifiniti se non addirittura “grezzi”.

Purtroppo ciò è dovuto alla scarsa attenzione che viene posta dai produttori che in molti casi è frettolosa e poco accurata. E’ abitudine di alcuni produttori infatti non curarsi troppo della finitura superficiale, puntando quasi esclusivamente aduna fornitura veloce e sbrigativa pur di incassare le somme concordate.

Il risultato è che la pavimentazione appare poco piacevole da guardare. Inoltre le tonalità cromatiche sembrano spente, anzi… diciamo la verità, sono inguardabili!

Investendo in nuove tecnologie, siamo riusciti ad eliminare tutte queste tipiche imperfezioni.

Il risultato è eccezionale e valorizza al meglio gli spazi esterni, garantendo pavimentazioni sempre belle nel tempo e con un’ottima risposta alle diverse sollecitazioni.

Il metodo Microtech

I pavimenti con questo tipo di finitura garantiscono il massimo della resistenza possibile attualmente disponibile sul mercato. E straordinaria bellezza.

Come dicevo sopra, il metodo Microtech consiste in una serie di accorgimenti in fase di produzione, tra cui l’utilizzo della speciale miscela a base di pregiate micro-sabbie a granulometria regolare. Ma non è tutto!

Ciò che ci distingue è anche la particolare attenzione che mettiamo nella cura dei dettagli, per cui ogni massello prodotto viene rigorosamente controllato dai nostri tecnici al fine di assicurare solo il meglio del risultato estetico e prestazionale.

A noi non piace lavorare come fanno gli altri, che si preoccupano solo di consegnare il materiale per poi procedere all’incasso.

A noi interessa la tua soddisfazione.
Desideriamo che un giorno tu ci possa chiamare per esternare tutta la sua felicità per i complimenti che hai ricevuto da parenti ed amici.

Microtech non è solo un metodo di produzione, ma una filosofia di vita!

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Da dove iniziare per scegliere la pavimentazione drenante adatta alle proprie esigenze?

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le migliori betonelle
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Le pavimentazioni migliori: quali scegliere tra i vari tipi di masselli autobloccanti

Guida semplice e chiara per scegliere le betonelle migliori tra le numerose tipologie di masselli autobloccanti disponibili in commercio

La scelta delle migliori pavimentazioni dipende unicamente dal saper distinguere una serie di caratteristiche che le rendono compatibili con le tue esigenze.

Lascia che ti faccia una premessa:  i masselli autobloccanti sono speciali pavimenti per esterno che si posano a secco, in quanto non hanno bisogno di malte cementizie o colle per essere installati.

Ce ne sono di tutti i tipi, in funzione di ogni destinazione d’uso.

I migliori masselli si distinguono per qualità delle finiture, caratteristiche tecniche di resistenza, durabilità e facilità di montaggio.

Caratteristiche imprescindibili per scegliere le migliori pavimentazioni

Al di là del fattore estetico, facilmente valutabile anche dai meno esperti in funzione della qualità delle finiture, ci sono una serie di aspetti tecnici da tenere in considerazione. Tutto inizia da una considerazione: mono-strato o doppio-strato?

I masselli prodotti con tecnologia “doppio-strato” o “doppio impasto” si ottengono dalla vibro-compressione di calcestruzzo con cementi ad alte prestazioni e inerti selezionati. Lo strato superiore è realizzato attraverso l’utilizzo di quarzi selezionatissimi, in grado di conferire al massello una maggiore resistenza all’abrasione nonché alle sollecitazioni provocate dal fenomeno del “gelo/disgelo”. Le elevate prestazioni di tale finitura garantiscono maggior brillantezza dei colori nel tempo.

I masselli “monostrato” sono prodotti con tecnologia obsoleta che non assicura finiture e prestazioni di eccellenza.

Per essere considerato di qualità, i masselli autobloccanti vanno valutati secondo anche i seguenti criteri fondamentali:

  • resistenza meccanica;
  • reazione agli sbalzi termici, all’abrasione e allo scivolamento;
  • capacità di mantenere inalterate le caratteristiche per decine e decine di anni.

Come puoi intuire, non si tratta di una scelta da fare soltanto in base al prezzo o all’aspetto estetico. Prima di procedere con l’acquisto, ti consiglio di leggere questa guida fino in fondo.

Un acquisto superficiale corrisponde inevitabilmente a conseguenze spiacevoli.

Ma andiamo per gradi.

Quali caratteristiche tecniche devono possedere i masselli autobloccanti?

La valutazione va innanzitutto ponderata in relazione alla destinazione d’uso: la pavimentazione di un piazzale industriale o commerciale ha esigenze differenti rispetto a quelle del giardino di una villa.

Di base, però, se intendi percorrere il vialetto con un’auto o uno scooter, privilegia masselli autobloccanti ad alta resistenza per non correre il rischio di dover rifare i lavori nell’arco di pochi anni. Soltanto dopo aver fatto tutte queste valutazioni puoi quindi pensare all’estetica e scegliere forme e colori in perfetta armonia con la tua casa.

Ma entriamo più nel dettaglio e impariamo a distinguere questo tipo di pavimenti in base al tipo di resistenza:

Resistenza al calpestio

La resistenza al calpestio e all’usura dello strato superficiale è una delle informazioni più importanti da verificare al momento dell’acquisto.

Resistenza all’abrasione

Scegli un pavimento che ti garantisca sicurezza, così da evitare il rischio di cadute quando è bagnato. La caratteristica di antiscivolo è certificata con la classificazione prevista dalla norma DIN 51130 per il calpestio a piedi calzati. Si misura con classi di scivolosità consigliate in base all’ambiente e all’utilizzo.

Resistenza al carico e alla trazione indiretta per taglio

Per le zone in cui c’è passaggio di automobili, scegli un materiale carrabile e con alta resistenza ai carichi e alla trazione indiretta per taglio. I valori indicati dai test di laboratorio devono essere tali da garantire la sopportazione di stress considerevoli. La resistenza deve essere rispettivamente maggiore o uguale a 250 N/mm e 3,60 Mpa.

Maggiori sono i pesi dei veicoli che dovranno transitare sulla pavimentazione e tanto più elevati dovranno essere questi valori.

Non meno importante è la valutazione del grado di assorbimento d’acqua che non deve mai essere inferiore al 6%, altrimenti meglio lasciar perdere se non vuoi andare incontro a lesioni e rotture impreviste.

Le pavimentazioni migliori e più resistenti

Se sei una persona che pretende il massimo e che punta sempre al meglio, ecco il consiglio più importante: scegli masselli autobloccanti dotati di finitura Microtech, perché ti garantiscono il massimo della resistenza possibile attualmente disponibile sul mercato.

La speciale miscela con finitura Microtech è prodotta con pregiate micro-sabbie a granulometria regolare. Tali peculiarità eliminano alla radice qualsiasi problema di scabrosità (effetto sgretolamento), microfessurazioni superficiali, disomogeneità della superfice di usura.

I nostri masselli autobloccanti sono dotati di finitura Microtech. I valori di resistenza dei nostri pavimenti sono infatti nettamente superiori persino a quelli richiesti dalle norme UNI EN 1338 (che ti ho indicato nel paragrafo precedente).

Proteggi i tuoi beni, scegliendo la pavimentazione giusta.

Da dove iniziare per scegliere la pavimentazione drenante adatta alle proprie esigenze?

La prima cosa da fare è contattare i nostri tecnici, fornendo una descrizione approssimativa delle misure e delle tipologie degli spazi da pavimentare.

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Pavimenti drenanti per piazzali industriali: quali sono i più resistenti?

In tempi di cambiamenti climatici e di bombe d’acqua sempre più frequenti, ecco quali scegliere tra i pavimenti drenanti per piazzali industriali più resistenti

La scelta dei giusti pavimenti drenanti per piazzali industriali e commerciali è una questione diventata molto complessa a causa dei cambiamenti climatici in corso.

Le bombe d’acqua sono purtroppo un fenomeno sempre più ricorrente. Ciò determina la concentrazione di grandi quantità di pioggia che si riversano sui piazzali in pochissimo tempo.

Il pericolo di allagamenti per merci e persone

In presenza di aree fortemente antropizzate, come le aree industriali, gli allagamenti sono all’ordine del giorno. La cosa ancor più grave è che possono mettere a rischio merci e persone.

Un allagamento improvviso, quale conseguenza di una bomba d’acqua, può compromettere la vita degli operai che si trovano all’interno del capannone. Come se non bastasse, già 15 cm di acqua possono essere sufficienti per travolgere le merci o causare seri danni agli impianti.

Una comune canalizzazione delle acque può essere insufficiente a garantire il veloce percolamento delle acque.

Per questo, l’attenzione sulla corretta scelta pavimenti drenanti per piazzali industriali deve essere massima.

Infatti, non è più sufficiente che le pavimentazioni soddisfino i requisiti di resistenza date dalla destinazione d’uso e dai carichi cui saranno soggette.

Ma andiamo per gradi.

Le tipologie più comuni di pavimenti per piazzali industriali

Cominciamo da un’analisi delle 3 tipologie più comuni di pavimenti in grado di resistere alle sollecitazioni da carichi sia trasversali che longitudinali:

  • Asfalto o conglomerato bituminoso
  • Calcestruzzo
  • Masselli autobloccanti.

Un piazzale destinato al transito di automezzi pesanti è tradizionalmente realizzato con due strati di conglomerato bituminoso: 8 cm di Binder + 3 cm di tappeto di usura sono il minimo richiesto. La stesa avviene direttamente su un sottofondo adeguato alla destinazione d’uso, con una stratificazione che ha un costo quasi sempre assimilabile a quello previsto per l’utilizzo di rivestimenti in masselli autobloccanti.

Quella in calcestruzzo prevede la realizzazione di un sottofondo a base di ghiaione sul quale stendere due strati di cemento. Il secondo strato deve comprendere l’utilizzo di reti elettrosaldate che dovranno assicurare stabilità e resistenza ai carichi.

Entrambe queste due tipologie di pavimentazioni devono essere necessariamente realizzate in loco, il che dà luogo ad oggettive difficoltà di verifica delle effettive caratteristiche delle miscele di conglomerati.

Le capacità prestazionali di asfalto o calcestruzzo possono essere vagliate solo a completamento dell’opera. Se insoddisfacenti, resta difficile e costoso intervenire con opere di ulteriore consolidamento e ripristino per via di eventuali cedimenti registrati nel tempo.

Sia l’asfalto che il calcestruzzo sono fortemente impattanti dal punto di vista ambientale. Ma l’aspetto più terribile è che entrambi determinano la totale impermeabilizzazione delle superfici. Ciò favorisce il pericolo di allagamenti in presenza di bombe d’acqua. Infatti, la presenza di una canalizzazione di convogliamento delle acque meteoriche è insufficiente a smaltire grandi quantità di pioggia.

A differenza di asfalto e calcestruzzo, i masselli autobloccanti possono garantire sia grande resistenza ai carichi sia enorme capacità di smaltimento di acque meteoriche, rilasciando queste ultime direttamente nel terreno e contribuendo a realizzare piazzali eco-compatibili.

I masselli autobloccanti drenanti per piazzali industriali

Più in dettaglio, i pavimenti drenanti per piazzali industriali e commerciali realizzati con masselli Vibrotek riescono ad assicurare drenaggio, resistenza, permanenza delle prestazioni e durabilità anche fino a 30 anni.

Anzi, c’è di più!
I masselli autobloccanti drenanti Vibrotek presentano caratteristiche di resistenza di gran lunga superiori rispetto ai pavimenti tradizionali grazie all’adozione di speciali miscele (a base di quarzo, granito e porfido) con finitura Microtech. I valori di resistenza sono nettamente superiori persino a quelli richiesti dalle norme UNI EN 1338.

Più specificatamente, la speciale miscela con finitura Microtech è prodotta con pregiate micro-sabbie a granulometria regolare che elimina problemi di scabrosità (effetto sgretolamento), microfessurazioni superficiali, disomogeneità della superfice di usura.

Il risultato è una pavimentazione drenante di altissima resistenza e durabilità che è capace di smaltire fino al 70% di precipitazioni meteoriche.

In sintesi masselli autobloccanti drenanti Vibrotek garantiscono un’alta resistenza ai carichi, una superficie praticamente continua e un elevato drenaggio quando vengono posati con i giusti aggregati.

Ma non è tutto!
Sono semplici da rimuovere quando si deve accedere ai sotto-servizi. La rimozione avviene per mezzo di un semplice cacciavite e di un’apposita pinza. Non è necessario rompere alcun elemento e, terminati i lavori, i masselli tolti possono poi essere nuovamente posati, senza doverli sostituire.

Prevengono la formazione di isole di calore, così i tuoi collaboratori possono lavorare in condizioni più agevoli e produttive.

Sono disponibili in numerose finiture in grado di valorizzare i tuoi spazi anche dal punto di vista estetico, oltreché funzionale.

Proteggi i tuoi beni, scegliendo la pavimentazione giusta.

Da dove iniziare per scegliere la pavimentazione drenante adatta alle proprie esigenze?

La prima cosa da fare è contattare i nostri tecnici, fornendo una descrizione approssimativa delle misure e delle tipologie degli spazi da pavimentare.

I nostri consulenti concorderanno con te un appuntamento o un sopralluogo al fine di determinare con precisione la migliore soluzione per i tuoi ambienti.

Pavimenti drenanti per piazzali industriali

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Le comuni pavimentazioni per esterno sono pericolose (se non sai quali scegliere)

Adottare pavimentazioni per esterno antiscivolo dovrebbe costituire un requisito essenziale per la sicurezza di tutti gli ambiti pedonali sia privati che urbani

La corretta scelta di pavimentazioni per esterno non dovrebbe mai prescindere dal porre in atto tutta una serie di accorgimenti in grado di evitare ogni possibilità di scivolarci su.

La maggior parte degli infortuni purtroppo si determina proprio trascurando questo aspetto. Un pavimento bello ed esclusivo ma pericoloso alla prima pioggerellina può causare gravi infortuni.

Non tutti infatti ti dicono che, non appena si bagna, qualsiasi pavimento può diventare pericoloso al passaggio di un pedone, indipendentemente dal tipo di scarpe che indossi. Per questo, acquistare pavimentazioni per esterni antiscivolo può prevenire tale rischio.

I pavimenti tradizionali sono pericolosi

I comuni pavimenti in commercio possono mettere a serio rischio la tua vita se non scegli quelli giusti, ovvero dotati di resistenza allo scivolamento.

Le norme comunitarie di prodotto UNI EN 1338 forniscono precise informazioni al riguardo. Anche le norme italiane di riferimento (DM 236/89) prevedono precisi metodi per valutare le pavimentazioni per esterno, dal punto di vista delle prestazioni antiscivolo.

Tali normative sono fondamentali per fare scelte consapevoli ed efficaci dal punto di vista della sicurezza pedonale. Soprattutto ci permettono di capire quali sono i pavimenti da evitare.

In tal senso, sconsiglio sempre di adottare pavimenti tradizionali levigati per qualsiasi area pedonale. Purtroppo infatti queste diventano pericolosamente scivolose già con le prime gocce di pioggia.

Ad esempio, diversi anni fa il Comune di Taranto decise di ripavimentare i marciapiedi utilizzando mattoni in cemento levigati montati con malte peraltro inefficaci e inquinanti.

Il risultato è che costituiscono un grave pericolo tutte le volte che piove, a causa della scarsa resistenza allo scivolamento.

Quali pavimentazioni per esterno scegliere se vuoi maggiore sicurezza

C’è un metodo incontrovertibile ed è quello previsto dalla norma UNI 1338/1339.

Il punto 5.3.5.3 stabilisce che: “Alle normali condizioni di utilizzo i masselli (lastre) di calcestruzzo prefabbricato per pavimentazione forniscono una resistenza allo scivolamento/slittamento soddisfacente durante la loro vita utile purché siano soggetti alla normale manutenzione e non presentino una parte rilevante di aggregati eccessivamente levigabili che affiorino sulla superficie di usura”.

Infatti, i masselli autobloccanti sono tra le pavimentazioni per esterno che vengono considerate sicure in quanto antiscivolo.

Il metodo per valutare la resistenza allo scivolamento dei masselli autobloccanti

Il rispetto o meno della norma viene valutato per ogni lotto di produzione per mezzo di uno strumento in grado di valutare l’attrito della superficie.

Funziona così: un pattino in gomma (chiamato “Scivolosimetro”) viene collegato all’estremità di un pendolo che viene fatto oscillare sul pavimento. La quantità di riduzione dell’oscillazione misura la forza d’attrito tra il pattino e la superficie di riferimento (coefficiente di attrito dinamico µ).

Una pavimentazione può essere considerata sicura perché antisdrucciolevole se tale coefficiente è maggiore di 0.40.

Le pavimentazioni per esterno Vibrotek garantiscono sicurezza in quanto rientrano perfettamente in tali valori e sono antiscivolo in qualsiasi condizione climatica.

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Quali sono i pavimenti più resistenti per esterno, belli ed ecocompatibili

Se ti stai chiedendo quali sono i pavimenti più resistenti per esterno che rispettano natura e ambiente, ho una buona notizia per te

La maggior parte dei proprietari di ville si chiede quali sono i pavimenti più resistenti per esterno senza ottenere una risposta precisa, questo è il dato emerso da una nostra indagine statistica condotta lo scorso anno.

Quando si tratta di pavimentare aree soggette al passaggio di mezzi quali moto, automobili e, qualche volta, anche mezzi cisterna, la domanda è legittima.

In effetti, un conto è pavimentare sentieri, porticati e giardini e un altro conto è scegliere soluzioni per aree transitate da veicoli. Chi ha una villa pretende sia estetica che funzionalità.

I pavimenti normalmente presenti in commercio soddisfano spesso l’una o l’altra esigenza, ma NON entrambe nello stesso tempo. E’ complesso rispondere alla domanda su quali sono i pavimenti più resistenti per esterno se desideri anche bellezza o prestigio.

Le belle pavimentazioni in genere sono progettate per soddisfare la voglia di design o di originalità, per cui mal si prestano ad essere utilizzate in condizioni di traffico veicolare.

E se poi esigi anche eco-compatibilità, è ancora più difficile ottenere risposte.

Tipologie di pavimenti resistenti

Se provi a chiedere a qualcuno quali sono i pavimenti più resistenti, la prima risposta che viene solitamente in mente è utilizzare soluzioni carrabili. Ed è anche quella generalmente consigliata da tutti gli specialisti dell’edilizia.

Il problema è che non tutte le pavimentazioni carrabili sono adatte ad una villa. Questo tipo di abitazione richiede scelte distintive in fatto di estetica, mentre i tipici pavimenti carrabili sono l’esatto contrario della bellezza e dell’originalità.

Per noi che siamo considerati da 30 gli specialisti delle pavimentazioni ultra resistenti, la sfida non è stata affatto semplice.

Ma, grazie ad un lungo lavoro di ricerca e sviluppo, siamo riusciti ad unire prestigio e resistenza, design e carrabilità. Anzi, ti dirò di più: le abbiamo rese persino rispettose della natura e dell’ambiente.

Pavimenti belli e super resistenti: ecco quali scegliere tra quelli eco-compatibili

Hai una sola possibilità se vuoi realizzare pavimentazioni esterne belle, resistenti ed eco-compatibili: utilizzare masselli autobloccanti di nuova generazione dotate di speciali finiture in grado di contemperare tutte le esigenze.

Infatti, a differenza di tutte le altre tipologie, i masselli autobloccanti vengono posati a secco, su uno strato di sabbia di fiume. Non vengono utilizzate né malte né colle chimiche.

Il ricorso a masselli autobloccanti permette di ottenere un risultato architettonico di pregio e, nello stesso tempo, di resistere ad ogni sollecitazione sia longitudinale che trasversale. In più, rispetti anche la natura e l’ambiente grazie ad una posa in opera sostenibile.

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Featured author image: Il segreto delle nostre pavimentazioni ultra resistenti risale a 2000 anni fa

Massimo Di Giuseppe

Esperto in pavimentazioni ultra resistenti

“Da più di 30 anni mi occupo di pavimentazioni autobloccanti, sono l’unico specializzato nella produzione di pavimentazioni ultra resistenti.
Le innovazioni fanno parte del mio mondo, ho trasferito nella mia azienda questa sensibilità, ottenendo grandi risultati.
Uno di questi è la miscela MICROTECH .
E’ il risultato di studi, ricerche, prove di laboratorio realizzate negli anni che ci consente di differenziarci da una concorrenza priva di specializzazione, generalista e qualitativamente modesta.
Con lo stesso approccio innovativo affrontiamo il mercato.
Abbiamo realizzato BENFATTO la prima e unica guida pratica in Italia per acquistare masselli autobloccanti senza temere di commettere errori imprudenze o passi falsi.
Con BENFATTO garantiamo ai nostri clienti durabilità e resistenza illimitata nel tempo”

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