L’importanza del sottofondo per un pavimento ben fatto

L’importanza del sottofondo è data dalla centralità del ruolo di sostegno della pavimentazione in tutti i casi questa venga realizzata con masselli autobloccanti

Il sottofondo per  definizione tecnica è lo strato che si interpone tra il pavimento e il terreno naturale di giacenza.

Una sua ottima realizzazione è il primo passo per una pavimentazione degna di questo nome.

Particolarmente per i masselli autobloccanti che vengono posati a secco, questa operazione richiedere la massima attenzione.

Un sottofondo realizzato correttamente costituirà il pilastro della pavimentazione stessa.

Al contrario, se questa operazione non viene eseguita nel modo corretto, i rischi di un cedimento possono essere elevanti, soprattutto in caso di transito veicolare.

In base alla mia esperienza, mi accorgo che la posa della pavimentazione autobloccanti è molto spesso eseguita da operatori non professionisti. Ciò è riconducibile solitamente alle esigenze di risparmio del committente.

Niente di più sbagliato!

Un pavimento montato male ti costerà due volte tanto, perché una posa inadeguata causerà continui dissesti e cedimenti.

Ecco dunque spiegato il motivo di questa breve guida che si incentra principalmente sul cuore della pavimentazione stessa: il sottofondo, appunto.

Come realizzare correttamente il sottofondo

sottofondo ideale

La prima condizione da rispettare è la provenienza delle materie prime con cui deve essere realizzato e stabilizzato.

Queste devono tutte essere certificate e di provenienza certa, solitamente pietrisco da cava.

Una volta concretizzato, va innaffiato e vibro-pressato mediante ripetuti passaggi di piastre vibranti in grado di compattarlo al meglio.

Lo spessore ideale dipende dal tipo di terreno sottostante e dai carichi sia longitudinali sia trasversali che il pavimento dovrà sopportare nel tempo.

Particolarmente consigliato in questa fase è anche l’uso del geotessuto, noto anche come tessuto non tessuto.

Il suo utilizzo è giustificato sia dal punto di vista tecnico che economico, in quanto garantisce una serie di vantaggi strutturali grazie alle caratteristiche del materiale.

E’ funzionale ad evitare la compenetrazione degli strati, facendo in modo che questi rispondano correttamente alle sollecitazioni e favorendo il drenaggio dell’acqua.

Non tutti i geosintetici sono però adatti all’utilizzo descritto.

Deve infatti garantire un certo livello di resistenza in ogni direzione deve essere sufficientemente permeabile per mantenere inalterate le proprietà filtranti nel tempo e di evitare il rigonfiamento al contatto con l’acqua.

Quindi non deve impregnarsi e anzi deve mantenere inalterato il proprio peso anche in condizioni di posa particolarmente gravose (terreno bagnato).

Aspetti pratici

Prima della realizzazione del sottofondo, potrebbe rendersi necessario scavare e scarificare il terreno esistente per una altezza variabile da 20 a 40 cm.

Inoltre dovendo agevolare il drenaggio delle acque meteoriche, è necessario procedere con la messa in opera di una stratigrafia composta da inerti di cava, a volumetria variabile, dove gli elementi più grossi (diametro 6-8 cm) sono posti in basso e più fini in alto (diametro 1-2 cm).

Per interventi su aree tipo piccole corti o vialetti privati è possibile ridurre gli spessori del sottofondo fino a 20 cm; in questo caso il sottofondo dovrà essere costituito preferibilmente da stabilizzato di cava.

In caso di grandi superfici (piazzali, strade, ecc. ), il sottofondo così realizzato dovrà essere rullato, costipato e innaffiato abbondantemente, mediante impiego di rullo compressore vibrante.

Nel primo caso, invece, la costipazione del sottofondo può essere eseguita anche con piastre vibranti o piccoli rulli meccanici.

E’ necessario inoltre prevedere una pendenza del piano maggiore dell’1% per evitare pericolosi ristagni d’acqua.

Qualora, sia già presente una pavimentazione in conglomerato bituminoso o in calcestruzzo, è possibile non rifare il sottofondo.

Ma occorre avere l’accortezza di realizzare dei fori di drenaggio delle acque meteoriche.

Una guida per scelte consapevoli

guida alla scelta dei migliori masselli autobloccanti

Se desideri saperne di più oppure approfondire le tipologie di pavimentazioni disponibili, ho messo a punto un prezioso documento che ti aiuterà passo dopo passo a prendere le decisioni migliori.

In questa guida troverai le risposte ai tanti dubbi e alle domande più ricorrenti quali:

  • Quali sono i principali tipi di pavimenti,
  • Quali sono le caratteristiche principali che dovrai imparare,
  • Quali errori dovrai evitare,
  • Quali sono gli aspetti principali della posa in opera,
    E tanto altro ancora.
    Avrei potuto mettere in vendita questa guida, ma preferisco regalarla affinché tu sia più informato e consapevole.

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Pavimentazioni permeabili: meglio filtranti o permeabili

Le pavimentazioni permeabili in massello autobloccante consentono il passaggio dell’acqua, restituendo al terreno le acque piovane, senza cedere alcuna sostanza inquinante. Scopri quelle più adatte alle tue esigenze

La moderna progettazione di case e giardini è sempre più attenta a favorire un corretto equilibrio dell’ambiente e del territorio.

Da questo punto di vista le pavimentazioni permeabili in massello autobloccante sono sempre più apprezzate in quanto soddisfano appieno questa affannosa ricerca dell’ecosostenibilità.

Si fanno apprezzare infatti non solo per le peculiarità estetica ma anche e soprattutto perché facilitano il deflusso dell’acqua piovana, restituendola alle falde sotterranee priva delle tipiche sostanze inquinanti che caratterizzano le nostre “impronte quotidiane” con il transito dei veicoli e altre forme di contaminazione (pesticidi, fungicidi, ecc).

Meglio drenanti o filtranti?

pavimentazione drenante

I masselli autobloccanti sono pavimenti permeabili naturali, per cui nascono già con tale vocazione ambientale.

In realtà, le recenti evoluzioni tecnologiche hanno consentito di sviluppare nuove declinazioni di prodotto che migliorano sensibilmente le condizioni di deflusso d’acqua dalla parte superiore al terreno sottostante.

La particolare posa a secco con sabbia di origine alluvionale favorisce ulteriormente tali caratteristiche, pertanto sono stati messi a punto dei nuovi modelli che addirittura riescono a garantire un effetto prato.

Il risultato è strabiliante, perché le precipitazioni vengono completamente assorbite nel substrato senza forzature e garantendo superfici asciutte.

Sono disponibili soluzioni sia filtranti che drenanti.

I masselli drenanti permettono il deflusso mediante una serie di fori progettati specificatamente per questa funzione. Questi ultimi possono essere colmati sian con sabbia o pietrisco che con erba, dando luogo ad un tappeto erboso.

I masselli filtranti agevolano il deflusso mediante le proprie caratteristiche fisiche, frutto di particolari accorgimenti in sede produttiva quali porosità e cavità diffuse.

In quest’ultimo caso, il risultato è una pavimentazione continua confortevole e sempre asciutta.

Posa in opera dei pavimenti permeabili

pavimento drenante

Chiaramente il sistema descritto funziona se la posa in opera è eseguita secondo specifici criteri.

In quest’ottica, il primo passo verso una pavimentazione permeabile funzionale è la corretta progettazione del sottofondo che deve tener conto delle caratteristiche idrogeologiche del terreno stesso.

Una corretta posa fa sì che le acque assorbite dal pavimento vengano convogliate sia per la destinazione in falda che eventualmente per eventuali recuperi, ad esempio per il riutilizzo in impianti anti-incendio o per usi agricoli.

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I 4 errori più comuni che si fanno in cantiere e come risolverli

Ciò che sto per confessarti in questo articolo non lo sentirai da nessun’altra azienda che produce o installa pavimenti.

Sto per parlarti degli errori più comuni che possono capitare durante i lavori di pavimentazione e che potrebbero dar vita a risultati deludenti sia dal punto di vista estetico che di durabilità.

Lo so che sei abituato a sentire solo la parte positiva del lavoro, perché la maggior parte delle aziende che producono o installano pavimenti non parla mai degli errori che possono commettere quando devono consegnare e installare la tua nuova pavimentazione.

Infatti si tende a far credere che va sempre tutto bene. Non è vero?

Quale professionista viene a raccontarti di come ha causato grossi ritardi nei lavori di pavimentazione a causa dei propri sbagli?

Credo proprio nessuno.

Che senso avrebbe per loro tirarsi la zappa sui piedi, raccontandoti la verità?

Non avrebbe senso.

E’ meglio far vedere l’aspetto positivo per evitare di allontanare i potenziali clienti.
Ecco perché ho deciso di scrivere questo articolo per confessarti tutto.

Ok, gli errori possono capitare a tutti. Non c’è niente di male.

Nessuno parla degli errori, perché non è la normalità.
Non è che la ditta di pavimenti commette errori tutti i giorni, perché in questo caso avrebbe già chiuso i battenti, immagino.

Il problema è che, se la ditta arriva in cantiere con dei pavimenti inadatti al tipo di destinazione d’uso, nella maggior parte dei casi, non ti ha fornito la necessaria consulenza tecnica preliminare.

Ciò significa che molto probabilmente dovrai accontentarti e tenertela per almeno 30 anni oppure rimandarla indietro e aspettare chissà quanto per realizzare i tuoi progetti.

Lo so cosa stai pensando:

Ok, ma la mia ditta di fiducia non fa questi errori banali, sono precisi.
oppure

Non credo capiti spesso, bisogna essere proprio sfigati.
In realtà, esistono alcuni errori che le ditte di pavimenti commettono più spesso di quanto immagini.

Fidati, ogni giorno ce n’è una.

E se dovesse capitare proprio a te di dover ricevere un pavimento inadatto alla tua casa?

Non vorresti sapere fin da subito come si comporta la ditta in questione?

Potrebbe essere interessante conoscere le loro procedure prima di commissionargli il lavoro, almeno sai già cosa succede in caso di errori.

Ma sai qual è il problema?

In realtà molte ditte di pavimenti non gestiscono molto bene questi errori.

Spesso cercano di dare la responsabilità a qualcun altro.

Se capita un errore di questo tipo, non lo trattano da errore.

Ma semplicemente ti addossano tutte le responsabilità.

Ok, non è la regola ma è come lavorano la maggior parte delle ditte del settore.

Ecco che diventa indispensabile conoscere le loro procedure in caso di errori.

Immagina di avere gli operai in casa che stanno facendo i lavori di ristrutturazione.

Ti hanno comunicato una data indicativa di fine lavori e tu ti sei organizzato di conseguenza.

Sul più bello arrivano i nuovi pavimenti ma non sono quelli giusti.

E così ti tocca attendere altri 3 o 6 mesi per la fine dei lavori e ti ritrovi a dover riorganizzare i tuoi piani.

Devi sapere cosa succede se qualcosa va storto.

In ambito edilizio, non sbagliare mai, è quasi impossibile.

Ci è capitato tante volte di essere contattati con lo scopo di risolvere problematiche chiamati da altri.

Ma che sia chiaro, non è che si commettono errori sistematicamente ad ogni lavoro, non esageriamo.

Dico solo che esiste la possibilità di sbagliare e noi di Vibrotek abbiamo una politica aziendale molto precisa per evitare questi piccoli grandi drammi.

Vediamo quali sono questi errori più comuni che si commettono in cantiere.

Sfaldamento dello strato di finitura

sfaldamento dello strato di finitura

L’errore più classico è quello di consegnare pavimenti il cui strato di finitura superficiale si deteriora al primo passaggio della piastra vibrocompattatrice.

Può succedere, perché:

il ciclo di produzione “ha partorito” lotti difettosi ma fatti passare per buoni;
assenza di test di laboratorio per il controllo della produzione.

In realtà questo è molto più di un semplice errore.

Senza entrare troppo nel merito o nei processi tecnici di produzione, di fatto si tratta di un problema grave per il quale è a rischio l’intera fornitura.

In tali casi, andrebbe sostituita integralmente!

Per evitare questo genere di problematiche, noi di Vibrotek monitoriamo costantemente ogni processo produttivo. E, settimanalmente, le nostre procedure ci impongono di verificare ogni lotto di produzione.

Cedimenti della pavimentazione

CEDIMENTI DELLA PAVIMENTAZIONE

Il problema può essere imputato al terreno e al sistema fondazione-terreno che ha subito, nel corso della vita della struttura, un mutamento delle condizioni iniziali.

Ma non solo. Può essere accaduto che:

  • il sottofondo è stato realizzato con materiali non idonei;
  • il sottofondo è stato mal compattato;·
  • sono stati mal calcolati i carichi, dovuto ad esempio al cambio di destinazione d’uso del locale; 

Anche in questo caso, noi di Vibrotek abbiamo procedure tali da impedire che si possano verificare simili evenienze.

Al cliente consegnamo sempre una copia dei nostri manuali per la corretta posa in opera. E su richiesta, forniamo consulenze specifiche per prevenire disagi del genere.

Lesioni e micro-fessurazioni anti estetiche

microfessurazioni

Accade spesso che il pavimento scelto sulla base dei campioni mostrati in azienda nel tempo perda tutte le caratteristiche originarie.

Può capitare infatti che si lesioni o che mostri delle micro fessurazioni che ne fanno perdere sia l’originaria bellezza che il valore.

In linea di massima, le lesioni sono dovute ad un pavimento inadatto al tipo di destinazione d’uso.

Le micro fessurazioni sono dovute ad una produzione che risente della mancanza di qualità nella selezione delle materie prime e degli accorgimenti utilizzati.

Al fine di prevenire anche questo genere di problematiche, noi di Vibrotek facciamo due cose:

  1. utilizziamo tecnologia Microtech;
  2. forniamo consulenza tecnica mirata.

Microtech prevede l’utilizzo di una miscela di quarzi, graniti e porfidi a granulometria costante che elimina qualsiasi scabrosità, garantendo una resistenza di gran lunga superiore anche in caso di forti sollecitazioni meccaniche.

Alla tecnologia abbiniamo una consulenza tecnica in grado di analizzare a fondo il tipo di pavimento più adatto a sostenere determinati carichi e transiti veicolari.

Posa in opera errata

massetto cementizio

Molto spesso NON si tratta di un errore. Ma proprio di incompetenza.

Ti spiego perché.

La corretta procedura di posa degli autobloccanti prevede esclusivamente sabbia di origine alluvionale.

Al contrario, ci sono posatori che al posto della sabbia usano il tradizionale massetto cementizio.

Niente di più sbagliato!

Primo perché utilizzando il cemento al posto della sabbia si impedisce che l’acqua piovana possa essere riassorbita del terreno ed evitare che ristagni in superficie.

Secondo perché il cemento demolisce tutti i vantaggi della scelta degli autobloccanti, ovvero amovibilità, eco-compatibilità, possibilità di riuso.

L’uso della sabbia di fiume infatti consente che i pavimenti possano essere rimossi e riutilizzati in caso di interventi ai sotto-servizi, senza sprechi di denaro e senza opere di demolizione.

Gli autobloccanti non vanno mai incollati ma semplicemente adagiati su letto di sabbia per accostamento.

Una guida per scelte consapevoli

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Pavimenti autobloccanti al Molo Sant’Eligio: 30 anni dopo, sono come nuovi

Negli anni 90, i nostri pavimenti autobloccanti si resero protagonisti della riqualificazione di questo posto esclusivo. Ancora oggi non hanno perso la bellezza originaria

A volte non ce ne rendiamo conto: il tempo passa velocemente e tutto si trasforma.

Eppure, per i nostri pavimenti autobloccanti al Molo Sant’Eligio, le cose sembrano essere andate diversamente.

Proprio così: furono installati nei primi anni 90 nell’ambito di un notevole progetto di riqualificazione dell’area. 30 anni fa c’era chi già apprezzava i contenuti estetici e i risvolti tecnici in fatto di resistenza nel tempo.

Così è stato.

Oggi come allora si mostrano fieri in tutta la loro originaria bellezza e non manifestano alcun segno di cedimento. Una meraviglia!

E’ per noi che li abbiamo prodotti un gran motivo di orgoglio.

Ci piace pensare di aver contribuito alla valorizzazione di un posto così esclusivo di Taranto con soluzioni di pavimentazione che hanno egregiamente sfidato il tempo, presentandosi praticamente perfetti sia nella loro originaria colorazione che nella composizione tecnica.

Eppure all’epoca le tecnologie non erano all’avanguardia come ora.

E’ questa la dimostrazione più vera del nostro impegno che è andata molto al di là di qualsiasi aspettativa.

pavimenti autobloccanti al Molo

Mi piace pensare di aver rispettato fino in fondo non solo la vocazione del luogo, ma anche la volontà di chi, 30 anni fa, aveva riposto la propria fiducia nella mia organizzazione.

Ricordo ancora che non fu facile spiegare la differenza di prezzo tra i miei manufatti e quelli di altra fattura. I miei costavano un po’ di più e dovetti dimostrare in tutti i modi quanto fossero più resistenti, soprattutto in considerazione del tipo di destinazione d’uso.

Su questi pavimenti ci passano anche mezzi pesanti (nelle aree destinate alla logistica navale). E se non sono stati scalfiti in alcun modo, vuol dire che avevo proprio ragione.

Lo stato eccezionale di conservazione dei miei pavimenti autobloccanti al Molo Sant’Eligio è la dimostrazione concreta di quanto avessi ragione allora a dire che il tempo sarebbe stato garante delle mie promesse.

Queste si che sono soddisfazioni!

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Come progettare il pavimento esterno

Scopri accorgimenti e trucchi per una progettare il pavimento esterno della tua casa e ottenere la migliore valorizzazione del giardino della tua casa

Progettare il pavimento esterno in modo corretto significa regalare alla propria casa una identità ben precisa, vestendola con un abito che non lascia indifferenti amici, vicini e passanti.

Se non sei un esperto, non è facile però. Potrai incorrere in molte insidie e incognite.

Ecco allora qualche suggerimento per aiutarti in questo arduo compito.

L’analisi

Per prima cosa dovrai valutare bene quali elementi andranno ad interagire con la pavimentazione: il posizionamento della casa, lo stile architettonico, la forma, i colori presenti o futuri dei muri, la presenza di elementi di rivestimento dei muri stessi e molte altre cose che possono condizionare il risultato finale e che influiscono in modo determinante sulla tua idea di progetto.

Progettare ill pavimento esterno si traduce anche nel rendere armonici questi elementi, contenendoli in una pacifica interazione di geometrie e colori.

Diversamente, il risultato estetico complessivo risulterebbe alquanto monotono.

Operando le giuste scelte, la tua casa non mancherà di farsi notare.

Non devono inoltre mancare le analisi della struttura del terreno, soprattutto in condizioni di pavimentazione pre-esistente o di cedimenti diffusi.

Da qui l’importanza di affidarsi ad un tecnico specializzato che è in grado di valutare approfonditamente ogni peculiarità.

Il progetto

Costituisce la premessa fondamentale per concedersi un’anteprima della realizzazione finale. Se l’analisi è stata condotta in modo adeguato, il progetto fluirà in modo semplice e lineare, basandosi su un’idea chiara del contesto e di come hai intenzione di trasformarlo.

In questa fase, occorre stabilire forme, geometrie, colori da abbinare agli altri materiali e rivestimenti già presenti.

Il progetto deve andare oltre la questione estetica e curare anche gli aspetti più tecnici, come quello del sottofondo.

In tal senso è fondamentale il lavoro di analisi svolto nella fase precedente.

Infatti, il sottofondo va regolato in base al tipo di terreno. Ad esempio la presenza di rocce sottostanti richiederà spessori differenti rispetto a terreni argillosi.

Questione estetica

Il carattere più o meno dinamico del pavimento esterno dovranno tener conto delle geometrie pre esistenti.

La cura di armonie di forme, colori e materiali restituirà un risultato estetico più intrigante e piacevole. In tal senso, la scelta di specifici materiali, dimensioni e formati influenzerà in modo deciso l’opera finale. 

L’aspetto più importante è tener separati gli ambienti destinati alla parte carrabile da quella pedonale, sia per una più razionale disposizione degli spazi sia per la definizione più accurata delle zone da valorizzare.

In tal senso, possono essere prese in considerazione materiali dalle forme geometriche differenti per destinazione d’uso.

Quali errori evitare

Gli errori possono riguardare questioni di natura tecnica che pratica.

I primi hanno a che fare con una posa in opera non a regola d’arte, il mancato rispetto delle pendenze, l’errata scelta di finiture non adeguate allo scopo.

I secondi hanno a che fare con la scelta di colori troppo delicati in aree dove è previsto il transito delle auto o di finiture non in linea con lo stile della casa.

Per ovviare a tali problematiche, abbiamo creato uno staff di tecnici quotidianamente dedito a prevenire simili situazioni.

Le caratteristiche del pavimento

Occorre valutare sia la carrabilità in base al tipo di transito previsto che il clima della zona.

Pavimentazioni ingelive e antiscivolo sono da preferire se le temperature in inverno scendono facilmente sotto lo zero.

Molto importante è tenere in considerazione il tipo di resistenza meccanica alla abrasione e al carico per decidere quale sia la più adatta a sopportare il passaggio di mezzi pesanti, se previsti.

La posa in opera

È fondamentale, per l’ottima riuscita dei tuoi progetti, l’uso di posatori specializzati. I nostri ragazzi sono intuitivi e perfettamente in grado di capire al volo eventuali problematiche, ma soprattutto di risolverle. Nel tempo abbiamo selezionato e perfezionato squadre che riescono a lavorare in esterno in modo professionale con attenzione a volte maniacale sui particolari.

Particolare attenzione va posta alla preparazione del sottofondo, realizzato mediate il riporto di posa di materiali inerti opportunamente costipati a mezzo rullatura. Sostituisce il tipico piano di posa in calcestruzzo armato con rete elettrosaldata; a differenza di quest’ultimo, favorisce il drenaggio delle acque.

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Pavimentazione esterna di una villa moderna in Valle d’Itria

Abbiamo rivoluzionato un’altra villa in Valle d’Itria con le nostre pavimentazioni ultra resistenti  al posto delle tradizionali soluzioni

Ancora una volta i masselli autobloccanti Vibrotek si sono resi protagonisti di una pavimentazione di una villa in Valle d’Itria.
L’intervento ha previsto l’installazione del modello “Piazza Grande” con cui si è realizzata anche una rampa piuttosto ripida per l’accesso degli automezzi.
Il colore scelto è il nostro Venus della linea KolorMix , una colorazione caratterizzata da texture sfumate di diverse tonalità di marroni , al fine di ridurre al minimo ogni possibilità di contaminazione da parte degli pneumatici.

Il risultato di questa pavimentazione spicca per eleganza e resistenza, binomio perfetto per una villa moderna alla quale hanno accesso mezzi sia leggeri che pesanti.
La posa è avvenuta su letto di sabbia di origine alluvionale. NO assoluto a malte cementizie e colle chimiche, ma tanto rispetto per l’ambiente.
Al contrario dell’asfalto (inquinante e impermeabile) e delle altre soluzioni tradizionali, le nostre pavimentazioni sono installate a secco, permettendo al terreno di “respirare” e di continuare ad esser parte del ciclo naturale delle cose.

Michele Lorusso , amministratore della Tocai costruzioni srl di Locorotondo esecutrice dei lavori , nonché proprietario dell’immobile ha espresso tutta la su soddisfazione per la scelta di una pavimentazione che ha davvero rivoluzionato gli esterni della sua casa.

Ecco un estratto delle sue belle parole:
“Abbiamo scelto i masselli autobloccanti per la prima volta per la la pavimentazione esterna della nostra villa nel territorio della Valle d’Itria“, spiega Michele, “Cercavamo un’azienda sulla quale contare per qualità del prodotto e professionalità dei servizi”.
“Mi ha colpito l’elevata capacità dell’azienda di trovare una soluzione ad ogni problema“, precisa Michele “dimostrando dinamicità e voglia di essere utile al cliente. Ho davvero apprezzato la pavimentazione Piazza Grande  per i grandi formati, molto simili alla chianca tradizionale, tipica del nostro territorio. Mi ha stupito la semplicità e velocità con cui viene effettuata la posa in opera. Altre apprezzabili caratteristiche sono state la permeabilità dei pavimenti per cui l’acqua piovana è riassorbita dal terreno, l’amovibilità in caso di lavori ai sotto-servizi e l’alta  resistenza alle sollecitazioni meccaniche della pavimentazione che mi consente di transitare con le autovetture senza correre il rischio di danneggiarla” .

 

Ecco qui il video dell’intervista :

Abbiamo ringraziato Michele dal profondo del cuore per queste belle parole spese nei nostri confronti che testimoniano un successo condiviso, fatto di collaborazione , sinergia e trasparenza.

Se anche tu vuoi approfondire la possibilità di valorizzare i tuoi spazi esterni ti consiglio di scaricare gratuitamente la nostra Guida Smart .

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La parola ai nostri clienti: intervista a Tocai Costruzioni

Intervista a Michele Lorusso, amministratore di Tocai Costruzioni, azienda che ha scelto masselli autobloccanti Vibrotek per la pavimentazione di una meravigliosa villa in Valle d’Itria

Tocai Costruzioni è un’azienda edile che si occupa di edilizia privata.

Ne abbiamo parlato in un’intervista con Michele Lorusso, amministratore unico, a cui abbiamo chiesto come si è svolta la collaborazione con Vibrotek.

“Abbiamo scelto i masselli autobloccanti per la prima volta per la la pavimentazione esterna di una villa moderna nel territorio della Valle d’Itria“, spiega Michele, “Cercavamo un’azienda sulla quale contare per qualità del prodotto e professionalità dei servizi”.

“Mi ha colpito l’elevata capacità dell’azienda di trovare una soluzione ad ogni problema“, precisa Michele “dimostrando dinamicità e voglia di essere utile al cliente. Il prodotto scelto è il Piazza Grande che ho apprezzato per il formato molto simile alla chianca tradizionale, tipica del nostro territorio. Ho anche osservato con quanta semplicità viene effettuata la posa in opera. Altre apprezzabili caratteristiche sono state la permeabilità dei pavimenti per cui l’acqua piovana è riassorbita dal terreno, l’amovibilità in caso di lavori ai sotto-servizi e la resistenza alle sollecitazioni meccaniche. E poi la produzione avviene secondo i più alti standard di qualità”.

Ecco qui il video dell’intervista a Tocai Costruzioni:

Abbiamo avuto occasione di ringraziare Michele dal più profondo del cuore per queste belle parole spese nei nostri confronti.

Abbiamo pubblicato l’intervista per condividere con te una testimonianza di un successo condiviso, fatto di collaborazione, sinergia e orientamento alla soddisfazione del cliente.

RISPONDI AL NOSTRO QUIZ TEST: CHE PAVIMENTO CERCHI?

La parola ai nostri clienti: intervista a Perrotta Group

Intervista a Roberta Perrotta, responsabile di Perrotta Group, azienda che ha scelto masselli autobloccanti Vibrotek per i propri lavori di pavimentazione

Perrotta Group è un’importante realtà nata negli anni 80 in provincia di Lecce. Per oltre 30 anni si è occupata di edilizia privata. Con l’avvento della nuova generazione, l’azienda si è specializzata in edilizia commerciale.

Ne abbiamo parlato in un’intervista con Roberta Perrotta, responsabile amministrativa, a cui abbiamo chiesto com’è iniziata la collaborazione con Vibrotek.

“Abbiamo scelto i masselli autobloccanti per la prima volta per la realizzazione di un parcheggio di un supermercato”, spiega Roberta, “La scelta è stata immediata. Non avevamo dubbi“.

“Mi ha colpito la grande puntualità sia nel rispetto dei tempi sia nella qualità dei materiali“, prosegue Roberta “soddisfacendo pienamente ogni aspettativa. Per noi è fondamentale che i tempi vengano rigorosamente tenuti in considerazione. E’ un aspetto fondamentale del nostro lavoro. Ne va della nostra credibilità. Ciò ci ha consentito di rispettare ogni obbligazione contrattuale, traendone il massimo dei vantaggi. Abbiamo inoltre riscontrato grande umanità e ottima predisposizione all’ascolto delle esigenze. Se aggiungiamo tutti questi fattori alla notevole qualità dei masselli autobloccanti, è chiaro che la collaborazione si traduce persino in una riduzione dei costi“.

Ecco qui il video dell’intervista a Perrotta Group:

Il più recente lavoro ha riguardato la pavimentazione del lungomare di Casalabate (Marina di Squinzano, in provincia di Lecce).

L’intervento ha previsto la sostituzione della vecchia pavimentazione in asfalto con speciali masselli autobloccanti mod. “Piazza Grande“. Ne abbiamo parlato QUI.

RISPONDI AL NOSTRO QUIZ TEST: CHE PAVIMENTO CERCHI?

Masselli autobloccanti per la riqualificazione del Lungomare di Squinzano

La riqualificazione del Lungomare di Casalabate (Marina di Squinzano, Lecce) si è fatta con masselli autobloccanti al posto dell’asfalto: più estetica e rispetto per l’ambiente!

Il lungomare di Casalabate (Marina di Squinzano) ha cambiato volto grazie ai masselli autobloccanti Vibrotek: accorgimenti tecnici ed estetici hanno dato nuova vita all’intera marina.

L’intervento ha previsto la sostituzione della vecchia pavimentazione in asfalto con speciali masselli autobloccanti mod. “Piazza Grande“. Per l’occasione è stata realizzata anche una pista ciclabile che parte dal centro del paese.

La riqualificazione ha tenuto conto del parere di associazioni e dai cittadini che hanno chiesto un restyling eco compatibile e resistente alle sollecitazioni, in modo da prevedere insediamenti commerciali mediante il posizionamento di piattaforme logistiche. 

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I lavori sono stati affidati a Perrotta Group srl che abbiamo intervistato. Trovi i contenuti dell’intervista QUI.

Tra i diversi modelli di masselli autobloccanti ideali per la riqualificazione del lungomare, la preferenza è ricaduta su modello Piazza Grande, uno degli ultimi arrivati in casa Vibrotek. Il risultato è una pavimentazione elegante e resistente, anche e soprattutto in considerazione dell’estrema vicinanza al mare e alla salsedine.

La posa è avvenuta su letto di sabbia di origine alluvionale.  Quindi NO assoluto a malte cementizie e colle chimiche, ma tanto rispetto per l’ambiente.

Al contrario dell’asfalto (inquinante e impermeabile), infatti, gli autobloccanti vengono installati a secco, permettendo al terreno di “respirare” e di continuare ad esser parte del ciclo naturale delle cose.

Come accennavo, l’impresa esecutrice è Perrotta Group srl di Martano (in provincia di Lecce).

La responsabile amministrativa dell’azienda, Roberta Perrotta, ha espresso grande soddisfazione per la qualità costruttiva dei nostri pavimenti e dei servizi forniti.

Un’azienda di cui fidarsi fino in fondo“, ha commentato.

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Masselli autobloccanti permeabili per la villa comunale di Carosino

Più colore, più rispetto per l’ambiente e meno allagamenti grazie alla scelta di speciali masselli autobloccanti permeabili

In tempi di cambiamenti climatici, il Comune di Carosino ha deciso di puntare sull’eco-sostenibilità per la riqualificazione della sua villa comunale.

Ma non solo.

Giunti in azienda per una consulenza preliminare, i tecnici dell’ufficio tecnico comunale hanno scelto speciali masselli autobloccanti permeabili con superficie continua e alternanza di colore.

In particolare, la preferenza è ricaduta su modello Opus “a spigolo vivo”, finitura contemporanea e multi cromatica. Il risultato è una pavimentazione elegante e cromaticamente ordinata pur nella composizione mixata.

La posa è avvenuta su letto di sabbia di origine alluvionale.

Oltre alla questione ambientale, infatti, i tecnici del Comune hanno desiderato offrire alla collettività uno spazio in cui i bambini possano giocare in tutta sicurezza grazie alla finitura senza smusso.

In bici, sui pattini o semplicemente a piedi, la superficie della pavimentazione è praticamente continua e liscia, priva di irregolarità.

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L’aspetto più importante di tutti è la permeabilità che contribuisce a ridurre il fenomeno degli allagamenti e consentire il ritorno dell’acqua piovana in falda.

Al contrario dell’asfalto (inquinante e impermeabile), gli autobloccanti vengono installati a secco, permettendo al terreno di “respirare” e di continuare ad esser parte del ciclo naturale delle cose.

L’impresa esecutrice è Acca costruzioni srl di Oria (in provincia di Brindisi).

Il titolare dell’azienda, Arnaldo Cafiero, ha espresso grande soddisfazione per la qualità costruttiva dei nostri pavimenti.

Finiture di ottimo livello e grande robustezza“, ha commentato.

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